Nicchia Non Nicchia, il senso delle parole...

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E' di questi ultimi mesi il dibattito sempre piu' acceso tra gli operatori di settore

 concessionari ufficiali da un lato e distributori/produttori dall'altro , su quanto piu' o meno debba essere "esteso" questo mercato dei profumi di nicchia o artistici, ovvero quali e quanti marchi dovrebbero avere le profumerie di nicchia piuttosto che quanti e quali clienti in una città o regione dovrebbe avere un Brand.

La "miccia"

di questo dibattito segue una serie quasi "monster" di aperture di profumerie in tutta Italia in questi ultimi mesi, un numero veramente impressionante, solo in Campania, nostra regione di riferimento se ne sono contate dieci. E tutte o  piu' o meno tutto hanno avuto libero accesso a quasi tutti i marchi disponibili sul mercato, senza apparente filtro o altro.

Il dibattito è talmente acceso che si mette in discussione il senso dell'esistenza di una fiera come Exsence, che tutto è,  meno che inaccessibile o esclusiva piuttosto che addirittura si arrivano a censurare commenti educati e fermi su facebook dove si cerca di precisare il senso delle parole.

La Nostra Posizione

Noi de Alla Violetta Boutique, abbiamo una visione tutta nostra, per noi la profumeria è profumeria, per semplicità di comprensione di operatori e clienti abbiamo sempre etichettato i profumi come artistici o di nicchia per distinguerli da quelli presenti nei centri commerciali e nelle grandi distribuzioni.

Il Problema

Ma che succede se questi stessi profumi oggi o tra poco appariranno anche in questo tipi di retailers? che succede se ci saranno piu' profumerie che salumerie e tutte possono avere tutto? E le stesse profumerie artistiche o ibride (meta assortimento commerciale e meta di nicchia) inseriscono nei loro cataloghi on line oramai la qualunque, nessun filtro, nessun controllo ne' sui prodotti ne' su chi lo produce...cose fondamentali per garantire il cliente finale.

A peggiorare le cose...

Il Peggio del peggio in questa situazione è quando li vedi, da entrambi i lati, sventolare le bandiere dell'artistico, dell'esclusività, della selettiva e poi nella pratica delle azioni fanno esattamente tutto il contrario. Usano i prodotti come "figurine" scambiando tutto con tutti piuttosto che mettere 8/10 concessionari di brands in un unica città come sta succedendo a Napoli con alcuni di loro...Di base siamo difronte al piu' grande degli enigmi...è nato prima l'uovo o la gallina?

 

Per quello che ci riguarda approcceremo al nostro mercato di riferimento nella solita maniera professionale, verificando di volta in volta i singoli nuovi Brands e prodotti, non importa quanto il mercato e o i nostri clienti li possano "chiedere", se non vanno per noi...non vanno e basta. A differenza di quelli che possiamo considerare competitors ma sarebbe meglio dire di tanti colleghi, continueremo a "tagliare fuori" ed estromettere quei Brands che si sono si trasformati in commerciali per evidenze di mercato, e non perchè siano diventati tali (ne abbiamo tanti palesemente iper distribuiti) piuttosto perchè cercano di vestirsi di un aura di esclusività e selettività o artistica non piu' empiricamente rinvenibile nella realtà. I

Chiudiamo alcune collaborazioni

n questo senso abbiamo già salutato a fine anno scorso marchi come Orto Parisi, Nasomatto, The Spirit of Dubai, Ojar, Ghawali, Nishane, Electimuss e altri che verranno nelle prossime settimane. Ringraziamo gli stessi per il periodo piu' o meno lungo di collaborazione ma abbiamo visioni "divergenti" dei profumi, almeno in questo momento, del mercato, e certamente anche della vita.

Nuovi Orizzonti

Inoltre continueremo a selezionare marchi e fornitori che possano offrire standard altissimi per i nostri clienti e quel minimo di esclusività che possa rassicurare gli stessi  (sia dello store on line che di quelli fisici) di stare utilizzando almeno un profumo "diverso"...E diversamente dal passato, dagli inizi della profumeria artistica o di nicchia o come la volete etichettare, dove tutto era incentrato sul prodotto "diverso e migliore", come già detto faremo maggiormente attenzione alle persone con le quali ci interfacciamo, ovvero proprietari di Brands, distributori e agenti se presenti, i nostri collaboratori interni...Non dico che debbano condividere la stessa visione del lavoro e del mercato ma della vita un po' si...Siamo tutti liberi di vivere come vogliamo, ma dopo tanti anni capisco che cio' che proprio non tollero è "l'ingordigia" il volere fagocitare tutto e tutti fino quasi (purtroppo) a esplodere. No questo proprio non va, credo in un modello di crescita e sviluppo bilanciato nelle parti e nel rispetto del nostro cliente finale...Cliente che non deve essere un "bomber" per noi, ma una persona normale che ha una o piu' passioni che cerchiamo di coltivare e difendere per cio' che ci pertiene, voglia mai Dio che ci possa lasciare per le continue fandonie che deve sentire negli ultimi mesi / anni  poi periodicamente smentite da cio' che vede. Mezza Europa della profumeria Artistica è oramai allineata su un assortimento standard uguale dai grandi magazzini di Milano a quelli di Amsterdam che è lo stesso dei negozi di nicchia di praticamente tutta Europa..questo proprio non va bene..

Se siamo diversi...dobbiamo essere diversi.

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